Silvia Amodio: Deo Gratias

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Il Burkina Faso, nella lingua locale Morè “La terra degli uomini integri”, è uno dei paesi più poveri al mondo ma per raccontarne la realtà la fotografa Silvia Amodio invece di immagini di reportage in fin dei conti ricattatorie (avete presente i bambini con il pancino gonfio per la malnutrizione?) ha scelto l’arte del ritratto che in Africa gode di un’importante tradizione come ribadito da “Deo Gratias”, omaggio all’omonimo studio fotografico aperto da Bruce Vanderpuije in Ghana nel 1922, che fa da titolo alla mostra esposta da martedì a sabato 10-20 fino al 10 aprile allo Spazio Garibaldi Expogate, via Beltrami 1 (piazza Cadorna). coop_gate_deo_gratias_amodio_web_006Davanti a un semplice fondale di tessuto steso in esterni di mercati e villaggi sono passati bambini, uomini adulti, donne che si sono presentati, pur nei loro semplici abiti, per esporre la loro dignità. La mostra è inserita all’interno dei progetti promossi da Coop Lombardia che da sempre si distingue per l’attenzione solidale nei confronti delle piccole produzioni realizzate in Paesi in via di sviluppo poi distribuite nella propria rete di vendita in collaborazione con l’Associazione Donne per le Donne. Grande successo mercoledì 23 all’inaugurazione: il pubblico ha apprezzato non solo le fotografie esposte su grandi pannelli sapientemente stampati ad altezza d’uomo ma anche il video che le accompagna dove si vede la fotografa milanese mentre allestisce i set, dà semplici e delicate indicazioni ai soggetti che posano volentieri davanti al suo obiettivo, scatta e mostra i risultati così ottenuti. Silvia Amodio è dal 2012 una presenza costante del Photofestival al cui interno esporrà anche quest’anno in una mostra allestita dal 19 maggio al Castello Sforzesco.

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